Cha-no-yu

L’arte del tè, più precisamente la via del tè o il Cha-no-yu, è un vero e proprio rituale di perfezionamento spirituale, che si tramanda da anni, dove in origine era molto popolare tra la classe guerriera dirigente. Oggi si può assistere e partecipare a dimostrazioni di Cha-no-yu in alcune delle più importanti scuole e sale da tè della capitale Giapponese.  La mia guida mi racconta che in Oriente il tè come bevanda, si è diffusa secoli prima rispetto all’Europa. Secondo ricostruzioni storiche la pianta è originaria della Cina meridionale e veniva usata per scopi terapeutici fin dall’antichità, e solamente intorno al X secolo la bevanda ricavata dalla pianta giunse anche in Giappone. La cerimonia del tè è nata dunque nei monasteri buddisti, dove il consumo del tè aveva un duplice scopo: far mantenere svegli i monaci durante le lunghe ore di meditazione e aiutarli nella ricerca del proprio io interiore. Per i monaci zen la cerimonia de tè è riconosciuta al pari dell’arte come la pittura, la poesia e della calligrafia, è intrisa di profonda spiritualità e attraverso gesti quotidiani porta a raggiungere la totale calma e consapevolezza del proprio io.

Sarà dunque importante inserire nel vostro prossimo viaggio in Giappone questa cerimonia da grandi emozioni e, per vivere questa pratica dovrete lasciare a casa le vostre ansie e il vostro stress, concedendovi un'esperienza spirituale unica ed irripetibile. 

Ora vi racconto la mia piccola esperienza. Una volta accomodato nella cha shitsu, la cosiddetta stanza del tè, che può trovarsi all’interno di un'abitazione o in una zona separata dalla casa, io e i miei compagni di viaggio abbiamo iniziato a vivere questa avventura spirituale travolgendomi interamente e regalandomi quella sensazione di grande armonia con me stesso e di equilibrio.
L'intero rituale del tè si è svolto nell’assoluto silenzio e dopo essere stato purificato con dell’acqua, si ha accesso alla stanza e ci si inginocchia sul tradizionale tatami fatto di stuoia di bambù intrecciato.

La cerimonia è composta da un particolare insieme di gestualità, decisamente misteriose agli occhi di chi come me non ne conosceva il vero significato, percependo comunque che si trattava di una vera e propria tecnica di meditazione strettamente legata al pensiero e alle pratiche Zen. Normalmente il rito si svolge servendo dapprima un pasto leggero, solitamente dolce per attenuare l’amarezza del tè seguito da un breve intervallo e poi il momento vero e proprio in cui viene servito il tè, prima in forma densa, poi più leggera. Una volta usciti, ho avuto l'impressione di camminare a pochi centimetri da terra, ma è stata solo una sensazione.


 

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