Il vecchio e il mare

Non tutti sanno che il Premio Nobel Ernest Hemingway ha realizzato alcuni dei suoi capolavori su un isola caraibica molto apprezzata oggi dal turismo internazionale. Indovinate qual'è?
Opere come : per chi suona la campana e Il vecchio e il mare sono stati pensati sull'isola caraibica di Cuba. Sbarcato nel 1928 assieme alla seconda moglie Pauline e ai due figli Jack e Patrick al porto de La Avana, Hemingway ne rimase da subito affascinato, non pensando che poi questa terra lo avrebbe legato per lungo tempo anche per l'amore che nutriva per la popolazione stessa.
Si racconta che Hemingway girando tra Europa e America trovasse serenità solamente quando soggiornava nella sua San Cristóbal de La Habana ed era da sempre un motivo per rifugiarsi dalla confusione e dalla vita mondana presente in varie città metropolitane di allora.
Attratto da due delle sue attività preferite: la pesca al marlin, un pesce molto simile ad un pesce spada che può essere lungo sino a 4 metri e pesare sino a 800 kg dove si ritiene che ispirò il grande capolavoro de "Il vecchio e il mare", il 2° motivo che lo legava fortemente a questa isola erano i cocktail nei bar cubani, che gli fecero coniare il detto “My mojito in La Bodeguita, My daiquiri in El Floridita”  oggi divenuti due cocktail molto apprezzati sia a Cuba che in Florida.

Personalmente sono stato colpito dalla grande personalità di questa isola, ma in generale dalle bellezze presenti nel cuore de La Habana Vieja con la conturbante piazza barocca e neoclassica. La Catedral de la Virgen María de la Concepción Inmaculada de La Habana dal  1982 dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Quest'ultima influenzò molto lo scrittore con le sue incredibili luci ed ombre, e poi a pochi metri da Plaza de la Catedral aveva uno dei suoi punti di riferimento in città: il locale conosciuto come La Bodeguita del Medio, ancora oggi meta per turisti, mentre ieri tappa fondamentale per  scrittori, politici e grandi personaggi come Pablo Neruda, Salvador Allende e tanti altri. Entrando potrete ammirare sulle pareti frasi, dediche, autografi lasciando così ai posteri un segno indelebile della loro passaggio su quest'isola. Piccola curiosità, si racconta in loco che il nome La Bodeguita del medio fu chiamata così semplicemente perché a metà di una stradina, di solito questo tipo di attività per essere più visibili allora, erano ubicate agli angoli delle vie.

Oltre all'Avana vecchia sono stato colpito anche dalle costruzioni coloniali, gli edifici a due o tre piani con ampi portici dove ripararsi da un sole che sembra non smettere mai di battere, le auto storiche e coloratissime, ma ciò che mi regalava un sorriso era la popolazione pur essendo povera non smetteva mai di sorridere e se presente della musica gli stessi non si nascondevano ad  accennare piccoli passi di danza locale.








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