Dall'Arca di Noé alla Lancia del Destino o Lancia di Longino
Leggendo un libro di Angelo Palego dal titolo “Come ho Trovato l'Arca di Noè” dove, afferma di aver trovato i resti dell'arca divisi in due tronconi su di un ghiacciaio a circa 4800 metri d'altezza, mi ha ad effettuare un viaggio in questo paese a me ancora sconosciuto.
Facendo delle piccole ricerche lessi anche che alcuni frammenti lignei a suo tempo rinvenuti da altri ricercatori sono stati datati a 5000 anni fa. Ciò potrebbe dimostrare che quanto affermato dallo scrittore può essere molto veritiero, anche se i resti dei due tronconi a causa dello scorrimento dei ghiacci e la posizione pressoché inaccessibile rende difficilissimo poter studiare in modo più approfondito ciò che è stato rinvenuto, comunque un bel racconto con richiami biblici e dove ho scoperto che il popolo che viveva in quella terra è stato il primo al mondo ad adottare il cristianesimo come religione di stato già nel 301., quindi oggi vi racconto una prima parte del mio viaggio in Armenia effettuato nel 2013.
L’Armenia è la patria di uno dei popoli più antichi del Vicino Oriente, una terra contesa e contrastata da dispute ed invasioni; oggi è il più piccolo stato indipendente delle ex Repubbliche Sovietiche. Il paese è ubicato in mezzo a due mari come il Mar Nero e il Mar Caspio, ma nessuno dei due bagna l'Armenia. Un piccolo stato circondato da grandi paesi come Turchia, Iran, Azerbaigian e la Georgia, un Paese montuoso, e solo una piccola porzione del territorio si trova al di sotto dei mille metri di quota, mentre non esistono delle vere e proprie zone pianeggianti, infatti con l'aumentare dell'altitudine la temperatura diventa più fresca e più piovosa o nevosa se ci troviamo in pieno inverno. Il periodo migliore per visitare questo paese è da Aprile ad Ottobre non dimenticando che le temperature in estate possono toccare i 30/35 gradi, la popolazione armena è originaria della terra dell’Ararat, su cui secondo la Bibbia sarebbe approdata l’Arca di Noè e crocevia di scambi commerciali sulla Via della Seta. Anche se ha subito varie invasioni nel corso dei secoli da importanti imperi, l’Armenia ha saputo conservare nel tempo la sua unicità.
La storia dell’Armenia inizia nel VII secolo a.C., quando una popolazione denominata Hay si stabilisce in Anatolia, nei pressi del Lago Van, ai piedi del Monte Ararat ( Turchia ) vicino all'attuale confine con l'Armenia. L'Armenia ebbe il suo momento di gloria durante il I secolo a.C. sotto il Regno di Tigran II, dove divenne la regione più potente dell’Asia Minore, estendendosi dal Mar Nero al Mar Caspio fino al Mar Mediterraneo, ma nel 36 a.C. arrivarono i romani che sconfissero il sovrano oramai ultra settantenne, ma pagando un importante riscatto continuò a regnare nella sua Armenia come suddito di Roma fino alla sua morte. La storia di questo piccolo paese è infinita e dovrete scoprirla andando a visitare questa terra fatta di storie antiche e nello stesso tempo da avvenimenti giovani come la sua indipendenza dall’Unione Sovietica e la proclamazione della Repubblica d’Armenia avvenuta il 21 settembre 1991. Dal 1992 l’Armenia entra a far parte dell’ONU e nel 2009 sigla un'importante accordo diplomatico con la Turchia riallacciando i rapporti tra i due paesi.
Ma cosa c'è da vedere in Armenia?
Posso dirvi che ci sarebbe molto da scrivere, ma oggi parleremo della sua capitale Yerevan, caratterizzata dalla sontuosa architettura dell'epoca sovietica, suggerisco di iniziare dal parco della Vittoria dove è possibile ammirare dall'alto la città tutta la sua architettura millenaria e dove si trova la personificazione di Madre Armenia, una statua monumentale alta più di 50 metri. Altra visita che non dovrete perdere e quella dell’Istituto dei manoscritti antichi Matenadaran, dove sono conservati importanti scritture di studiosi e scienziati ed i primi libri stampati in Armenia risalenti al XVI secolo. Per poter apprendere meglio ciò che la capitale conserva nei suoi musei o nelle loro cattedrali bisogna visitare sia il Tempio pagano di Garni, dalle classiche linee ellenistiche infatti noterete la somiglianza con il Partenone ed è l’unico esempio esistente in Armenia, sia il Monastero di Gheghard, nome dato nel XIII sec. che significa “il monastero della lancia”, con riferimento alla lancia che ferì Cristo durante la crocifissione, dove secondo la leggenda sarebbe stata portata in Armenia dai due apostoli Taddeo e Bartolomeo e oggi esposta nella Cattedrale di Echmiadzin insieme ad altri reperti di importanza mondiale come i frammenti lignei dell'Arca di Noé.
Come accennato, di grande importanza è stata la visita al Complesso di Etchmiazdin, vero e proprio centro spirituale del Cristianesimo in Armenia, la visita alla Cattedrale residenza ufficiale dei Cattolici armeni, attualmente è considerata la prima chiesa al mondo ad essere stata costruita per volontà statale, visto che l'Armenia fu la prima nazione che accolse il cristianesimo come religione di Stato.
All'interno del complesso architettonico della Santa Sede di Echmiadzin, il luogo in cui risiede il Supremo Patriarca Catholicos d'Armenia e di tutti gli armeni, capo della Chiesa apostolica armena è custodita la famosa Lancia nota anche come Lancia di Longino e Lancia del Destino, è una delle reliquie più popolari e cercate della Chiesa praticamente fin da quando l’Impero romano ha adottato il cristianesimo come sua religione. In realtà di questa lancia ne avevo sentito parlare anche in un viaggio effettuato in Austria dalla mia guida dove mi raccontava che quella esposta a Vienna sia appartenuta a due grandi della storia; a San Maurizio, Generale dell'impero romano e, a capo della leggendaria Legione tebana, operante nella Mesopotamia nel III secolo sia a Costantino il Grande.
Durante la II Guerra Mondiale, Adolf Hitler chiese ai sui gerarchi di cercare la Sacra Lancia e dopo una lunga ricerca cadde nelle mani dei nazisti per poi essere recuperata a fine guerra dopo un lungo interrogatorio ad un ufficiale delle SS che era stato catturato. Gli esperti hanno condotto delle ricerche scientifiche sull’oggetto e lo hanno paragonato ad alcune lance dell’Impero romano, stabilendo che potrebbe essere abbastanza antica da essere la vera Lancia di Longino, ma non hanno potuto confermare che si tratti della reliquia in questione.
Ora
tocca a voi inserire questo paese in un prossimo viaggio di grande
interesse culturale.
Pierluigi
Cruciani
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